«Ma sa, questa carne…boh…» era una frase ricorrente come anche «non sono convinto di comprarla qui, chissà come viene conservata, chissà da dove viene…».
Smontavo con pazienza tutti i concetti errati dei clienti, che poi alla fine acquistavano il prodotto.
Certo, a volte le parole non bastavano.
Una volta un cliente ha insistito sul fatto che la carne del supermercato dovesse arrivare per forza congelata. Io glielo spiegavo in tutti i modi che aveva torto e che la carne la prendevo e rivendevo fresca, ma lui rimaneva convinto della propria idea: faceva compere nel supermarket, tranne che nel reparto carne. A un certo punto allora l’ho invitato nel retro. Lui è rimasto spiazzato e pochi secondi dopo mi ha raggiunto dietro il bancone. Siamo andati nelle celle frigorifere e, appena vista la carne appesa, si è ricreduto ed è diventato un mio cliente. Sarà stato forse anche per questi atteggiamenti che nel giro di tre anni abbiamo raggiunto il 50% della vendita in più.
Scopri le mie storie nel libro “Tagliato per la carne”.